CAMBIA LINGUA

Presolana, Spigolo Sud, 22/05/2011

Dopo mesi di palestra, arrampicata sintetica, falesie più o meno difficili e un paio di vie in ambiente, finalmente la prima vera salita “alpinistica” della stagione. Come inizio non potevamo che optare per il mitico Spigolo Sud, la via dei fratelli Longo. Classicissima, ma sempre interessante. Considerato il meteo poco promettente e la neve nel canale Bendotti l’ipotesi è calarsi dalla via, senza arrivare in vetta.

La prima differenza tra una via in falesia e una in montagna è sicuramente l’avvicinamento.

Un ora e mezza per arrivare all’attacco, ad esempio. Carico come un mulo e non molto allenato non ho scelta…prendo il mio ritmo e cerco di salire costante con passo scialpinistico…dopo la malga Cassinelli Marco e Chiara belli pimpanti “scattano” e mi lasciano indietro. Sono infastidito come non mai da un ragazzino e da altri escursionisti che procedono a strappi, ora mi superano poi perdono il passo e li riprendo, poi mi sorpassano di nuovo. Frustrante. Ma la gamba è quella che è, o forse a zaini invertiti sarebbe un’altra storia.

La seconda differenza sta nella salita.

Non una via di luccicanti fittoni o spit, ma chiodi vecchi e arrugginiti, protezioni lunghe, arrampicata di testa. Marco da signore mi cede “il comando della cordata”, io meno nobilmente, mi frego le mani e accetto. Sulla roccia va meglio, l’allenamento invernale mi da la giusta sicurezza e mi sento a mio agio anche se forse un po’ lento.

Terza differenza, la variabilità del meteo. 

Sull’ultimo tiro inizia a tirare vento e si sente qualche temporale. In falesia puoi correre in macchina e metterti al riparo. In montagna devi fare in fretta e scendere prima che puoi. Usciamo dall’ultimo tiro e lascio un bel canapone e un maglia rapida come tributo alla Presolana, sui quali calarci rapidamente. Sulla sosta della seconda doppia facciamo in tempo a prendere la grandine, poi l’acqua e assistere al volo (da secondo) di un conoscente sul traverso del terzo tiro. Bel pendolone e nessuna conseguenza fisica. Gettiamo la terza  e ultima doppia e mentre recuperiamo il materiale un bel sole ci asciuga. Scendendo ai Cassinelli nuovo acquazzone.

Quarta differenza, la soddisfazione.

Di solito in montagna si scala con gli amici con i quali si ha una grande e reciproca sintonia, condividendo lo stesso approccio, visione e “stile” alpinistico. E i gradi tirati in falesia non contano quanto può contare la fiducia, un sorriso e una stretta di mano a fine via.

 Più cattivi di Clint Eastwood.

Chiaretta in uscita dal traverso

Marco in uscita dal V tiro
Sospesi a fine via nell’inutile e meraviglioso mondo verticale.
La linea dello spigolo Sud
I fiori sbocciano e danno tutto quel che hanno in libertà (Jovanotti)

GRAZIE

Grazie a tutti i partecipanti all’Aperitivo per iniziare la stagione Estiva. 

La vostra generosità contribuirà a sostenere i progetti in CIAD dell’associazione Amici di Goundì.
E adesso, buone camminate in montagna!
Il Consiglio Direttivo. 

SERATA APERITIVO NEL PARCO

Sabato 28 maggio dalle ore 20.00

Il Gap organizza un aperitivo e buffet nel parco “Guido Galli” in via galimberti 12/a (sede Gap) 

per Soci, amici e simpatizzanti ed inaugurare la stagione estiva. Un festoso momento di incontro per ritrovarsi e programmare l’attività in montagna, vedendo le immagini più suggestive delle escursione dei Soci delle passate stagioni.

la serata è a sostegno dei progetti di solidarietà in CIAD, con l’Associazione “Amici di Goundì”. 

Vi aspettiamo Numerosi!!!!!

GAP, due giorni di condivisione con i ragazzi

In due caldi pomeriggi consecutivi di questo mese il GAP è stato protagonista di una bella attività di condivisione con i ragazzi di età comprese tra i 12 e i 16 anni, alla falesia di Casazza. 
Il primo sabato abbiamo partecipato ad una prova dei Boy Scout Agesci di Torre Boldone, in qualità di “esperti” di arrampicata…i ragazzi dovevano fare un percorso a piedi di due giorni ed effettuare alcune prove di abilità, tra cui salire (legati) una parete di roccia e effettuare una prova nodi. Barcaiolo, mezzo barcaiolo e nodo “a otto”. La somma dei punteggi delle prove e dei tempi di percorrenza del percorso hanno decretato i vincitori. Giornata divertente, è stato interessante vedere il grado di auto organizzazione dei ragazzi e le loro abilità in attività “all’aperto”, in netta controtendenza alle abitudini “pigre” di molti ragazzini di oggi più interessati a playstation e cellulari. Grazie ad Alberto e Luca, i capi Scout che ci hanno coinvolto in questa iniziativa e a Ileana  climber alzanese che mi ha accompagnato. Ecco alcune foto della giornata.
Un po’ di preoccupazione in attesa della prova

Prova Arrampicata

Raccomandazioni e Prova nodi!

Seconda giornata, con i genitori e i ragazzi delle medie di Scanzorosciate, in collaborazione con la cooperativa AEPER. Qui il gruppo è più numeroso anche tra gli accompagnatori. Si rivedono noti esperti da bar sport e “tutine” che hanno capito che la neve è finita. Tra i ragazzi si notano i grintosi, i talentuosi, i riflessivi e i pigri. La compagnia è divertente, rumorosa e coinvolgente e anche qualche genitore si “lancia” e indossato l’imbrago esegue alla perfezione la sua linea! A fine giornata i “duri e puri” si lanciano su qualche via “tosta” per verificare la preparazione. Poi si finisce davanti ad un birra al bar (solo i maggiorenni però!).

Preparativi

Povero me sono con chi sono capitato?

Fasi di arrampicata

Duri e puri in azione

Foto di gruppo finale, grande giornata!!!

Anche qui ringraziamo Anna della cooperativa Aeper, i ragazzi e i genitori per aver reso possibile questa giornata e ricordiamo a tutti che siamo sempre disponibili ad ogni tipo di iniziative e collaborazioni, per diffondere la cultura dello stare insieme, con attività legate alla montagna.
p.s. Grazie a Marco D., Marco M., Lorenzo, Matteo, Willy e Mattia  che hanno portato materiali e hanno vinto l’oscar come migliori attori protagonisti nella parte di “esperti”.

Antimedale- Via Frecce Perdute variante di Ivano

Giovedì di Ferie, approfitto subito e vado a fare questa via con Piero, un collega di Lecco.
Via severa e impegnativa, ma ottimamente chiodata.

Il primo tiro segue la linea di debolezza della parete per poi infilarsi in un diedro verticale classico, a volte strapiombante, molto atletico. La classe dei rocciatori lecchesi è innata e Piero passa senza particolari problemi, anche se ha finito tutti i rinvii e fa qualche numero per moschettonare.

Secondo tiro “di collegamento verso la  placca finale lo faccio io, IV grado onesto.

Terzo tiro una fantastica placca molto tecnica a buchi e lame veramente impressionante per qualità e grip, ottimamente chiodata a fittoni, ma con distanze “da via in ambiente”. Piero fatica un po’ ma arriva in sosta e io, da secondo, mi godo questi splendidi passaggi su roccia, costatando che sono piuttosto allenato.

Finale d’obbligo con birra e panino al Pub “Marylin” solo per veri local. 

La cordata “aziendale” ha avuto successo, ora non resta che progettare altre salite davanti alla macchinetta del caffè!

Primo tiro bello dritto..

Piero si concentra e parte sul terzo tiro…

Poi arrivo io..

Foto di rito in uscita dalla via…abbastanza provati!

Il Nodo n. 4

Ciao a tutti, con piacere vorrei informarvi che è disponibile presso la sede il 4 numero de “il Nodo”, foglio di collegamento del nostro gruppo.

Passate in sede a ritirarlo!

Ciao

Restyling Blog

Ciao, a tutti. 

                   State tranquilli non avete sbagliato. Questo è ancora il Blog del Gruppo Alpinistico Presolana.
Ho provveduto a fare un piccolo restyling per renderlo più accattivante. Oltre alla parte grafica, che spero sia di vostro gradimento ho aggiunto alcune funzionalità. Sulla barra a destra trovate i post raggruppati per categoria (Roccia, Scialpinismo, etc.), le statistiche e un elenco dei post maggiormente letti. Al fondo di ciascun post, potete votare il racconto, con un piccolo sondaggio (divertente, interessante, eccezzionale). Altre funzionalità verranno eventualmente inserite in seguito!
Continuate a seguirci e a postare e ditemi se il risultato vi piace (occhio che sono permaloso!)….ciao!

Mezzalama il sogno e la magia

publico il video dello start del Mezzalama.

Chiedo scua se questa piccola ripresa non è fatta al meglio, la motivazione è semplice l’agitazione era tanta per l’evento e la voglia di tifare gli amici mi hanno portato a trascurare la ripresa, detto ciò spero nonostante tutto siate sbalorditi pure voi!!!

io ero emozionatissimo

Val d’Ultimo

In vetta al Collecchio tutta la compagnia

In vetta Orecchia di Lepre.

Durante la salita pendii molto ripidi

Con lo scialpinismo di fine stagione non si può dire che non è mancato il divertimento in val d’ultimo con la salita ripida all’Orecchia di Lepre mt.3257 e Collecchio mt.2957 con disciese entusiasmanti con neve primaverile.

Due bellissime giornate trascorse in compagnia.

Antimedale via degli Istruttori e Cornagiera

Lasciamo per un Week end, o forse definitivamente per quest’anno, gli sci e ci tuffiamo nella roccia. Sabato si progetta Arco, poi arriva il bidone, e ripiego sulla via degli Istruttori all’antimedale. Mi rifugio nell’affidabile Marco e il suo SMS “di conferma” ha su di me lo stesso effetto di un antidepressivo. Sabato salvo e venerdì sera sereno, invece che stare a rimuginare sull’ennesima giornata di arrampicata persa. Sì, a volte sono patologico.
Roccia perfetta e grip magnifico, forse troppo caldo e troppe fioriture. Ma va bene così. Si torna a casa soddisfatti e con qualche elemento in più per valutare la preparazione.

Via degli Istuttori

Diedro..

Traverso..

Belli come il sole..

Domenica invece la mitica Cornagiera, croce e delizia degli alpinisti orobici sin dal 1910. Con i suoi atletici strapiombi, diedri svasati, placche con poco grip e chiodatura “allegra”; classica e fittoni ma sempre rigorosamente lunghetta. La Cornagiera è “trugna” in perfetto stile orobico. Pochi fronzoli…o hai testa e avambracci o vai a casa con la coda e la maglietta “griffata” tra le gambe.
Anche qui accompagnato da Marco e da un altra presenza storica, che predilige le grandi fatiche scialpinistiche, ma quando mette fuori il naso su roccia dice ancora la sua. Data la giornata la falesia si popola di una grande varietà di personaggi. C’è da divertirsi.
Quando siamo cotti dal sole con la giusta “ghisa” nelle braccia, tutti a casa a dormire sul divano mentre nelle orecchie ronza la telecronaca della Parigi-Roubaix. Come ultimo regalo di una bellissima domenica inforco la mia vecchia bici da corsa e mi getto sul pavet di Città Alta in omaggio della grande classica del nord. L’è tot alenament…

Verso le guglie, spunta anche il Fabio!

Cornagiera, forza, astuzia e tecnica…stile orobico!

Fascino e magia della “storica” Cornagiera!